Sorgente

concorso di idee. per nuovo segno di demarcazione del confine di stato (5° classificato)

Acquaviva (RSM)

2014

Eccellentissima Camera della Repubblica di San Marino

Arch. Mirco Semprini

Giovanni Lombardini
Arch. Matteo Magalotti
Arch. Carla Cicogni
Luca Raschi
Ing. Mirko Mancini

Oggi la frontiera di Acquaviva manca di riconoscibilità, rischia di essere solo un confine cartografico e nient’altro…

Il territorio di Acquaviva, da sempre permeato dalla presenza dell’acqua, a cominciare dal suo stesso nome, trova il suo confine con l’Italia alla confluenza tra i torrenti Rio Re e San Marino. L’acqua, in ogni epoca e regione è servita per delimitare i confini geografici, in essa non c’è nulla di artificioso, non è un segno fatto dall’uomo, viene dal luogo e ne fa parte integrante.

Volontà del progetto è quella di restituire importanza simbolica all’acqua, quale elemento dinamico che genera e si rinnova, riportando l’acqua in superficie a ridosso del confine ed evocando l’alveo del torrente, individuando, al contempo, un segno forte, visibile anche da lunga distanza, un segno sul territorio.

Viene proposta una grande scultura in acciaio verniciato bianco, alta 8 metri, simbolica mano tesa al cielo a raccogliere l’acqua che scende sulla terra e su di essa si dirama. Sulla sua cima zampilla una sorgente, la cui acqua le scivola addosso e giunge nella piazza ai suoi piedi, formando 9 corsi d’acqua a simboleggiare i 9 Castelli che formano il territorio sammarinese.

L’acqua che scorre dalla sommità della scultura, per la forza di gravità, prende forza e forma un ponte simbolico, fatto di getti d’acqua, a unire le due sponde, italiana e sammarinese.

Si è cercato di dare diversi livelli di percezione al progetto, a partire da quello di chi percorre la strada in macchina e vede la scultura da lontano per arrivare a chi invece, a piedi, si sofferma ai suoi piedi, ascolta il rumore dell’acqua, la tocca e, perché no?, si bagna…

Torna su