Villa Manzoni

restauro

Dogana (RSM)

2009-2013

Ente Cassa di Faetano

Arch. Mirco Semprini

Ing. Marino Casagrande (Antao Progetti)

Ing. Fabio Canini
Ing. Marco Montemaggi
Ing. Massimiliano Mazza

Villa Manzoni è un raro esempio, a San Marino, di dimora Padronale Ottocentesca la cui datazione è situabile tra ‘800 e ’900 nonostante il nucleo originario sia molto più antico (fine 1600). L’immobile assume quindi valore aggiunto per la sua memoria storica, motivo per cui la proposta progettuale è finalizzata ad un recupero che consenta un utilizzo collettivo pubblico.

Prima Dopo

La villa è quindi adibita a convegni ed eventi culturali grazie alla conversione delle sale interne a spazi espositivi ed eventualmente a foresteria per ospiti illustri in visita nella Repubblica di San Marino, con servizi particolari anche a carattere saltuario come mostre, presentazioni di pubblicazioni, seminari, conferenze e ristorazione di supporto alle attività connesse. La scultura è una delle opere del Maestro Arnaldo Pomodoro.

Prima Cantiere

Il progetto è stato guidato dalla volontà, da parte dell’Ente Cassa di Faetano, di recuperare un edificio storico molto caro alla cittadinanza e di renderlo fruibile senza stravolgerne la natura della struttura, recuperando tutto il recuperabile.

Cantiere Dopo

Sul retro di Villa Manzoni, senza modificarne la percezione visiva, è stato realizzato un parcheggio interrato organizzato su due livelli, a servizio della Villa e della adiacente Banca di San Marino. Sono stati salvaguardati i sei tigli secolari posti a ridosso della corte esterna.

La Villa vista dall’attiguo parco pubblico, in origine di sua pertinenza.

Prima Dopo

È mantenuto il dialogo con l’edificio limitrofo, frutto dell’intervento di uno dei maestri dell’architettura del Novecento, l’architetto Giancarlo De Carlo.

Prima Dopo

La villa si trovava, nella situazione precedente ai lavori di restauro, in stato di abbandono e degrado, sia per quanto attiene gli elementi strutturali che quelli decorativi e di finitura interna ed esterna.

Essendo le nuove funzioni estremamente eterogenee, gli spazi sono progettati all’insegna della massima flessibilità: perciò gli ambienti sono dotati di pochi elementi d’arredo, facilmente removibili, per allestire in breve tempo una sala conferenze, una mostra o un corso di formazione. Il bancone nell’atrio di ingresso è stato realizzato su disegno in lamiera di ferro trattata con effetto bronzo.

La sala conferenze principale posta al piano Nobile. I posti a sedere sono 77 al piano nobile e 68 al piano seminterrato.

Prima Dopo
Prima Dopo
Estradosso Intradosso

Pur non avendo ritrovato opere pittoriche di rilievo, sia sulle pareti che sulle volte, si è voluto valorizzare, laddove possibile, le “sfoglie” diverse di intonaci presenti su una stessa parete mettendo in sequenza le vesti decorate che testimoniano un gusto diverso e sovrapposto nel tempo.

Prima Dopo

Minima invasività e massima reversibilità: da questo principio cardine si è cercato di elaborare un progetto in cui gli interventi si limitassero ad eliminare solo alcune tramezzature interne  e ad aggiungere lo stretto necessario richiesto dalle attuali funzioni. I pochi segni forti sono stati realizzati in modo evidente, dialogando con gli elementi originali.

Prima Dopo

Particolare cura è stata impiegata per salvare il camino originale, parte integrante della vecchia cucina presente al piano nobile, sospeso durante le fasi di demolizione dei solai interni.

Prima Dopo

Pur rispettando degli elementi originali, l’isolamento termico, acustico che impiantistico sono stati migliorati sensibilmente per mezzo di un termo intonaco composto da una miscela di calce, pomice e sughero, mantenendo però la massima traspirabilità dei muri. Dalle iniziali opere di consolidamento alle tinteggiature finali sono stati utilizzati solo prodotti naturali a base di calce.

Prima Dopo

Il piano seminterrato è stato dotato di una cucina industriale per poter offrire un servizio di supporto durante gli eventi ospitati in Villa. Bancone e piano di lavoro sono in resina mentre l’illuminazione è stata realizzata su disegno a parete o sfruttando elementi di produzione delle più importanti aziende leader nel settore.

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